UNA STRANA SENSAZIONE
Non sapevo come amarti.
Cosa fare. Come intenerirti.
Ero cambiato, sì! veramente cambiato,
in quei giorni passati,
quando tu mi avevi guardato,
mi sembrava di essere un altro.
Non sapevo come prenderla,
non capivo perchè mi turbavi così.
Eri una donna, solo una donna,
e avevo avuto altre donne prima,
tutto sommato, tu non eri che un’altra.
Dovevo affrontarti?
Dovevo urlare e gridare?
Dovevo parlare d’amore
facendo trasparire i miei sentimenti?
Non pensavo che sarei arrivato a questo.
Cosa significava tutto ciò?
Non pensi che sia abbastanza buffo
che io mi trovassi in quella situazione,
io che ero quello sempre così calmo,
così freddo, mai amori folli,
evitando ogni esibizione.
Tu mi sgomentavi.
Non pensavo che sarei arrivato a questo.
Cosa significava tutto ciò?
Eppure, se mi avessi detto che mi amavi,
mi sarei sentito perso, spaventato.
Non lo avrei retto, proprio non lo avrei retto.
Tu mi sgomentavi così tanto.
Io ti desideravo così tanto.
Io ti amavo così tanto.
Dedicata a Marilinda dopo 25 anni da quel 24 agosto
P.S.:
La mia poesia è ispirata alla canzone “Don’t know how to love him” cantata da Yvonne Elliman in Jesus Christ Superstar – 1970 (spettacolo di Broadway). Qui si può leggere il testo della canzone.