PIU’ CHE POESIE, CANZONI – I MIEI DUE TESTI MUSICATI
di Pier –
Alcuni miei testi che ho chiamato “poesie” sono simili a delle “canzonette” e altri sono sicuramente migliori.
Un paio furono anche trasformati in vere canzoni da Francesco, un amico che sapeva suonare bene la chitarra.
Inizio col proporre proprio questi due che sono dei veri “songs” dato che sono stati musicati, suonati e cantati moltissime volte, anche se per un pubblico ristretto di amici e conoscenti, e rendono l’idea di come stavo proprio “bene” in quegli anni.
A vent’anni scrivevo sotto la spinta di qualche emozione più forte che non trovava sufficiente sfogo altrimenti. Un amore vero o sognato o perduto, una crisi di angoscia abissale, un compleanno, erano le occasioni scatenanti.
Stando meglio e raggiungendo un maggiore equilibrio interiore queste occasioni sono state sempre più rare e quindi negli anni più recenti ho scritto pochissimo, ma ho scritto cose migliori.
Sono il racconto alla moviola della mia vita, fatto “con parole mie” come diceva Umberto Broccoli.
Il “fermo-immagine” di ogni “song” mostra amori che arrivano e che vanno, “impressioni” su situazioni o luoghi che rendono bene i miei vissuti.
Non si tratta di una produzione letteraria, io non sono un poeta, ma di una produzione “intimista” che va, forse, solo un po’ oltre i semplici appunti perchè ha un minimo di ricerca nella forma.
Fotografie poste in sequenza temporale come pagine di un diario, il diario di bordo della mia piccola nave, ecco i miei testi
COSA DOMANDANO I MIEI OCCHI
(testo di Pier Prospero, musica di Francesco Nicoletti)
Cosa / domandano / i miei occhi?
LA SOL SIm (ripetuto 4 volte)
Il mio corpo / non ce la fa
RE REm
a seguire / la mente
DO SOL
e si / droga / di caffè.
SIb FA LAm
Sonni / da dormire senza sogni
RE REm
volano / librandosi
DO SOL
nel tra/monto delle / mie pupille.
FA LAm SOL
Cosa domandano i miei occhi?
Dilatati buchi neri
vuoti nel loro stanco sguardo
grandi enormi occhi, rossi, gonfi.
Mi sta scoppiando la testa
il mio ventre si rivolta
urla piano e geme.
Cosa domandano i miei occhi?
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TREMORE
(testo di Pier Prospero, musica di Francesco Nicoletti)
Vado / vendendo / fumo
LAm SIb LAm
in ceste / di vimini / intrec / ciate
SIb LAm MI7 LAm
i miei / sogni / cadono
LAm SIb LAm
uno / ad uno / nel silenzio / dell’acqua.
SIb LAm MI7 LAm
Perché ti tremano le mani
se i semi dell’uva
sono a forma di cuore?
non hai mai bevuto
il mosto appena pigiato?
Non hai mai assaggiato
l’uva rubata dal vigneto?
Quale barriera invisibile
spezza e ostacola queste tue onde?
Il bosco fresco e verde
della tua stanza
ti mostra il mio volto;
se cerchi tra i fiori dipinti
mi pesa soltanto il tuo silenzio
se cerchi tra i fiori dipinti
mi pesa soltanto il tuo silenzio.