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Ruby Martedì

Ruby Martedì

La canzone del 1967 di Keith Richards e Mick Jagger è sempre stata tra le mie più care, fin da quando l’ho sentita la prima volta alla radio: non era legata a un ricordo dolce o triste ma muoveva in me emozioni profonde. E da ragazzino, io beatlesiano, avevo come mia preferita una canzone dei Rolling…!
La versione che preferisco attualmente è però quella di Battiato,
dall’album “Fleurs” del 1999.
Sul significato del testo ho sentito di
tutto, dal fatto che parli di una prostituta al semplice gioco di parole. Queste proposte non mi hanno soddisfatto e così, pur non avendo dimestichezza con l’inglese parlato nei sixties a Londra, ne ho fatto una lettura inventata da me, e la presento con  spudoratezza, convinto che il testo scritto da Keith Richards in realtà significasse proprio quello che “sento” io, e che gli altri non l’abbiano capito.
“Ruby” è un soprannome frequente che sta per “La Rossa”.
Per “Tuesday” propongo sconsideratamente che si riferisca alla serie televisiva “La Famiglia Addams” (prima serie 1964-66) che faceva satira nei confronti della politica, del sistema legale, del rock ‘n’ roll e della beatlesmania, e secondo me proprio per questo poteva piacere a Keith Richards.
Cioè, se la ragazzina degli Addams era la Nera Mercoledì, la Rossa Linda Keith poteva essere una degna Martedì
Così “Ruby Tuesday” per me è come se fosse il “nome e cognome” di questa ragazza, un nickname specifico perché di “Ruby” soltanto ce n’erano già tante, troppe… e perché non la si confondesse con la “nipote di Mubarak”…

Ruby Martedì

Lei non direbbe mai da dove è venuta,
non importa se ieri è passato
col sole splendente
o nella notte più buia,
nessuno lo sa,
lei viene e va

Addio Ruby Martedì
come faccio a descriverti
se sei ogni giorno diversa?
e già mi manchi…

Non chiedere perché ha bisogno di essere così libera
lei ti dirà che è l’unico modo di esistere,
lei non può proprio essere incatenata
a una vita dove non si guadagna niente
e non si perde niente
ma a quale prezzo

Addio Ruby Martedì
come faccio a descriverti
se sei ogni giorno diversa?

e già mi manchi…

Non c’è tempo da perdere
– l’ho sentita dire –

conserva i tuoi sogni prima che scivolino via
morendo poco a poco.
Se perdi i tuoi sogni
perderai la tua mente.
Non sarebbe una vita ingrata?

Addio Ruby Martedì
come faccio a descriverti
se sei ogni giorno diversa?

e già mi manchi…

Per un confronto qui si può leggere il testo della canzone “Ruby Tuesday”