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FILI, IL GATTO CHE AVEVA VISTO IL MARE

FILI, IL GATTO CHE AVEVA VISTO IL MARE

Appena alzavi lo sguardo
dalla tua nativa Filicudi
dovunque vedevi il cielo finire
in una infinita distesa blu agitata da righe bianche
e sentivi gli umani chiamarla “Mare”.

Eri un isolano di terraferma,
non avevi a che fare con barche di pescatori,
quando ci siamo incontrati sapevi già che saresti partito,
che saresti andato lontano al di là del Mare,
e ti sei lasciato portare in questa città di collina
dove il cielo finisce nel verde
e non ci sono righe bianche sul blu.

Seguendomi avevi trovato un buon porto
e per qualche anno sei rimasto con me,
poi sei partito per cercare la tua libertà,
impellente,
di andare vedere viaggiare.

Forse cercando il Mare con lo sguardo
sei salito troppo in alto sulla collina
e al mio porto non sei più tornato.

Anch’io sono un isolano di terraferma
e vedevo il Mare a righe bianche sul blu
dall’isola dove sono nato.
Dentro sento sempre impellente e agitata
la libertà
di andare vedere tornare.

Come te ero partito e ho viaggiato
perchè non potevo restare
e sbattuto da fortunali e tempeste
naufragando nel mio mare di guai
sono arrivato in questa città
dove ho ritrovato una donna che amo
e mi sono fermato.

fili tramonto 06

e sognò la libertà …