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GEOPATOLOGIA: “ABITARE SALUTARE”

GEOPATOLOGIA: “ABITARE SALUTARE”

di Pier Prospero, da “Speciale SANA 2000” della rivista “Traterraecielo” di settembre 2000

Più di trent’anni di ricerche, a partire da quelle nordamericane sulla “sindrome da edificio malato”, hanno portato alla consapevolezza che la casa può essere sia il “nido” dove ricostituire le proprie energie psicofisiche e dove stare bene, sia una fonte di disagio e malessere, fino alla vera e propria patologia.
Infatti nell’epoca della “casa–macchina” costruita dall’industria per le sue esigenze e non dall’uomo per abitarla come in passato, la casa si trasforma spesso in una trappola dove inquinamento chimico dell’aria interna, inquinamento elettromagnetico e stress tellurico possono essere causa di disturbi e malesseri con la conseguenza che alla fine gli abitanti si ammalano delle patologie alle quali sono meno resistenti, patologie molto gravi delle quali la casa diventa una concausa, invece che costituire una difesa.

In questo contesto la moderna Geopatologia si occupa della parte riguardante le forme di energia, naturali e artificiali, che intervengono nella casa con i loro “campi” che spesso provocano grosso stress a chi ne viene in contatto, stress che è stato dimostrato si concretizza nell’alterazione di alcuni parametri ormonali.

La possibilità di essere esposti a campi energetici stressanti è molto frequente e deriva da un lato dalla posizione del letto, poiché è uno dei luoghi dove si trascorre maggior tempo di vita e quando si dorme si è anche in una condizione più delicata, dall’altro lato dalla presenza di forti campi elettrici e magnetici prodotti dall’impianto elettrico domestico e da lampade, computer ed elettrodomestici vari con i quali siamo in troppo stretto contatto, da cabine di trasformazione e cavi dell’alta tensione posti in vicinanza della casa o da antenne che emettono segnali per

antenna telef MI copia 1le teletrasmissioni di radio, televisioni e telefonia mobile, antenne che sono sempre più numerose e quindi sempre più spesso sono troppo vicine alle abitazioni.
La problematica è in primo luogo legata allo stress prodotto dall’esposizione a bassi livelli di intensità per periodi molto lunghi con effetti sulla salute che sfuggono all’osservazione diretta finché diventano abbastanza gravi da costituire grossi problemi.
Mentre uno stress temporaneo è un aspetto essenziale della vita poiché costituisce uno stimolo, uno stress troppo prolungato o cronico svolge un ruolo importante nello sviluppo delle patologie.
Questa esposizione cronica a campi di energia disturbanti si realizza soprattutto dormendo per anni nello stesso luogo, quindi la Geopatologia, nei suoi risvolti pratici di Geobiologia, analizza la situazione del letto e cerca di trovare la migliore situazione possibile per la sua disposizione in una zona neutra, o meglio ancora, abbinandosi alla Bioarchitettura, cerca la migliore disposizione delle stanze da letto nella zona della casa meno soggetta a energie telluriche disturbanti.
È evidente che sebbene si realizzasse una casa perfettamente sana dal punto di vista della chimica dei materiali e delle finiture, ma questa casa fosse posta sotto ai cavi dell’alta tensione, i suoi abitanti non potrebbero comunque godere del benessere cui aspiravano costruendo una casa in bioedilizia poiché lo stress dovuto ai campi elettrico e magnetico prodotti dai cavi metterebbe a forte rischio la loro salute e sarebbe fonte di continui malesseri.
Quindi il luogo dove si costruisce una casa è molto importante. Perciò la Bioarchitettura prescrive di effettuare “l’analisi del sito” prima di definire le scelte progettuali in modo da sapere in anticipo se vi sono e dove sono le eventuali fonti di campi energetici disturbanti per evitare di progettarvi in coincidenza le zone notte dell’abitazione.
In un’edilizia urbana intensiva come quella delle nostre città molto spesso la posizione dell’edificio e del proprio appartamento sono già predisposte e non modificabili. Non vi è motivo per questo di pensare che non ci sia nulla da fare: in quasi tutti i casi, per trovare la posizione migliore per il letto è sufficiente lo spazio a disposizione anche se spesso questo significa apportare dei cambiamenti nell’arredamento.
La sistemazione del letto in una zona non soggetta a campi di disturbo su consiglio di un Esperto in Analisi dei Luoghi, consiglio dato dopo la sua indagine strumentale e geobiofisica (cioè effettuata con le proprie capacità psico-fisiche), è in funzione della prevenzione cioè del mantenere la salute, e va in sinergia con le cure periodiche della medicina naturale.
La Geopatologia è la disciplina medica di trait-d’union, il punto di contatto, tra l’Analisi Geobiofisica dei Luoghi e la Medicina naturale. Questa branca della Medicina è in grado di diagnosticare se il paziente è soggetto a un disturbo da stress tellurico o da stress elettromagnetico.
La Geopatologia afferma che il luogo di vita influisce notevolmente sulla salute delle persone per il fatto che i substrati geologici, l’idrogeologia, le tensioni tettoniche si avvertono attraverso i loro campi energetici e sono causa di stress. Infatti si è visto che due persone con patologie analoghe e una situazione di vita complessivamente molto simile possono differenziare di molto la risposta che danno alle cure e alle terapie se una sola delle due è esposta anche allo stress tellurico.
La Geopatologia moderna ritiene che uno stress tellurico eccessivo o protratto per lungo tempo contribuisca in modo significativo allo sviluppo della maggior parte delle patologie, manifestandosi nello squilibrio iniziale dell’organismo e, successivamente, incanalandosi in ciascuna particolare configurazione della personalità per dare origine a disturbi specifici diversi da persona a persona.
La somma di questo stress con tutto il restante stress a cui ci costringe il modo di vita attuale, infatti, provoca una sinergia negativa che induce un’alterazione del sistema immunitario che, sovrastimolato, produce patologie autoimmuni, oppure alla fine subentra il crollo delle difese.
È sempre più necessario rendere di pubblico dominio anche le nuove acquisizioni scientifiche sulla rabdomanzia, che – essendo verificabile nei risultati con le perforazioni – fornisce il campo più immediatamente accettabile scientificamente di tutta l’indagine geobiofisica utilizzata in Geopatologia.
SCHROEDER TESTA SU ACQUA 1999L’ingegnere minerario Hans Shröter ha collaborato per un decennio con il professor Hans-Dieter Betz dell’Università di Monaco di Baviera in un progetto che si proponeva lo studio scientifico statistico dei risultati delle indagini rabdomantiche. Questo studio ha subito molti attacchi ma non ha potuto mai essere messo in discussione per l’assoluta scientificità del metodo utilizzato.

Lo studio infatti è statisticamente significativo per l’ingente numero di eventi di rabdomanzia che sono stati verificati con una successiva perforazione, per cui ha valore scientifico a tutti gli effetti e giunge alla conclusione che la rabdomanzia unita alla tecnologia e agli studi geologici porta in più del 90% dei casi a un risultato esatto di localizzazione dell’acqua sotterranea, laddove nelle stesse condizioni ambientali la tecnologia e la conoscenza geologica da sole portano a non più del 50% di risultati esatti!

Negli ultimi anni anche in Italia pochi, ma decisi ricercatori, consci dell’importanza di portare la Geopatologia in un ambito più scientifico, stanno stabilendo comportamenti deontologici e criteri di formazione professionale degli Esperti nelle analisi geobiofisiche dei luoghi, decisamente diversi dall’improvvisazione o dall’esoterismo tuttora dominanti, criteri che possano soddisfare anche le ragionevoli aspettative di architetti, ingegneri, ricercatori e operatori medici.