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GEOBIOLOGIA E BIOEDILIZIA: UNA SINERGIA DA RICERCARE PER IL BENESSERE ABITATIVO

GEOBIOLOGIA E BIOEDILIZIA: UNA SINERGIA DA RICERCARE PER IL BENESSERE ABITATIVO

di Pier Prospero, da AAM TerraNuova di marzo 2000, rubrica di Geobiologia

iuliano letto AIl geobiologo che effettua un’analisi di una abitazione, per fornire una consulenza completa, oltre ad indicare quali sono le zone della casa che non producono stress tellurico per potervi disporre i letti, deve anche analizzare la situazione energetica complessiva dell’abitazione compresi i campi tecnici prodotti dagli impianti.

È sempre utile analizzare l’emissione di campo elettrico e di campo magnetico dovuta all’impianto elettrico domestico e poi fornire alcuni consigli per evitare il conseguente stress tecnico, ma è bene “avere occhio” e vedere tutti i punti dolenti della casa, dagli altri impianti all’arredamento, all’impatto delle tinteggiature delle pareti.
Occorre quindi che il geobiologo conosca anche i principi della bioedilizia, gli effetti dei colori e gli effetti energetici e psicologici delle disposizioni e delle forme dell’arredamento.
Iniziamo vedendo quali sono, dal punto di vista della Geobiologia, i consigli che si possono dare riguardo all’impianto elettrico e all’impianto di riscaldamento.

Per quanto riguarda l’impianto elettrico, sarà consigliata l’installazione di un “disgiuntore” di corrente (bio-switch) allimpianto el in cantiere‘ingresso della linea nella zona notte per evitare la permanenza di campo elettrico mentre si dorme.

Naturalmente ne può essere posizionato più di uno seguendo la disposizione delle stanze da letto che si vogliono attrezzare. Il criterio generale da seguire è che a valle del disgiuntore non vi siano “carichi”, cioè apparecchi elettrici radiosveglie o lampade notturne,   che restano accesi durante la notte, ma che spegnendo la lampada del comodino si spenga l’ultimo utilizzatore di corrente elettrica ancora attivo nella camera per cui il disgiuntore entra in funzione staccando la corrente alternata a 220 volt e immettendo corrente continua a basso voltaggio. Il disgiuntore non deve essere posizionato vicino ai letti poiché per il suo funzionamento emette comunque campo magnetico, deve essere posizionato invece fuori dalla stanza nell’ultima derivazione dei cavi.
La disposizione dei cavi nelle camere dovrebbe seguire le pareti ed è necessario che non vi siano cavi o scatolette di derivazione dietro la testata del letto ad una distanza inferiore a 50 cm da chi dorme.
I cavi, come prescrive la bioedilizia, dovrebbero salire da un piano all’altro in appositi vani a colonna e da questi diramarsi in ciascun piano. Eventuali trasformatori, o elettrodomestici con trasformatori, dovrebbero essere tolti dalle stanze da letto e comunque stare ad almeno un metro dalle persone.
I cavi dell’antenna televisiva non dovrebbero essere posti proprio vicino ai letti, ma è ancora meglio se non vi sono televisori nella camera matrimoniale, e questa è così utilizzata per gli scopi tradizionali.
I cavi telefonici non causano disturbi, inoltre non si dovrebbero tenere telefoni cordless o segreterie telefoniche (con i relativi trasformatori) nelle camere e tantomeno i telefoni cellulari sotto ricarica.
Le lampade alogene con luce riflessa verso l’alto, a patto che siano installate senza far uso di trasformatori o variatori di intensità luminosa, sono tra le migliori fonti di illuminazione attualmente disponibili per le abitazioni, anche se le normali lampadine non comportano problemi eccetto che nella colorazione incompleta dello spettro luminoso emesso.
Da non utilizzare in casa sono invece i tubi al neon o le lampadine a basso consumo, che sono sempre un tipo di neon, che emettono onde radio e frequenze parassite disturbanti per le persone. Per ridurre i consumi vanno bene, ma solo in esterno.
riscaldamento a pavimento

Per quanto riguardal’impianto di riscaldamento, si dovrebbe evitare il riscaldamento a battiscopa o a pavimento di tipo elettrico, e nelle stanze da letto far fare impianti a pavimento senza spire ma con andamento sinusoidale in quanto l’acqua di rubinetto è carica di sali e quindi è un forte conduttore, come il rame, perciò emette un debole campo energetico che può trasportare ai dormienti l’informazione non buona dovuta alla forma a doppia spira inversa che assume il tubo in questa disposizione.

Se la casa è in costruzione si consiglierà invece il riscaldamento a irraggiamento murale che è disposto in modo sinusoidale ed energeticamente è il più biocompatibile in quanto riproduce più fedelmente le condizioni dell’irraggiamento solare.
È evidente come, in questo caso, la sinergia tra le conoscenze della Geobiologia e quelle della bioedilizia possano portare a raggiungere il massimo grado di benessere abitativo.
E questo è proprio lo scopo a cui deve tendere il geobiologo che effettua l’analisi dell’abitazione per i suoi clienti.