Donate
News

INSALATE CLASSICHE BIO: tutti guardano i programmi degli chef, e io faccio l’antichef! e propongo le ricette delle mie insalate bio

INSALATE CLASSICHE BIO: tutti guardano i programmi degli chef, e io faccio l’antichef! e propongo le ricette delle mie insalate bio

Odio gli chef televisivi che per me sono dei super narcisisti avvelenatori, e quindi presento quello di cui loro non parlano mai:

RICETTE DI INSALATE DI VERDURE BIOLOGICHE SEMPLICI, ABBONDANTI E SANISSIME —

Dato che i “cuochi” furoreggiano ovunque in TV, perfino nei serial, e spacciano a tutti le loro pietanze micidiali che per il fegato sono peggio dell’uranio impoverito, voglio presentarvi anch’io delle “ricette”, del resto mi occupo di alimentazione bio e vegetariana dal 1980, qualcosa avrò imparato…
Come antichef  propongo però delle contro-pietanze, pur senza alcuna pretesa di arrivare alle sommità gustative raggiunte dal grande Alain Tonnè.
Lenticchie alla julienne cover

Con un coraggio che non credevo di avere, presento dei piatti che fanno bene: le insalate di verdure biologiche che sono tra le poche cose che i “cuochi” televisivi non propongono, e io invece le so fare bene…
e qualche altra ricetta a base di verdura cruda.


Dal 1980 ho accumulato una discreta esperienza nel settore, e a pranzi e cene con amici e parenti propongo sempre le insalate come prima pietanza seguendo dei principi di igiene stabiliti dai nutrizionisti.

Le mie insalate sono quindi sempre da presentare come “entrée”, mai a fine pasto.
Sono ricette semplici ma “strane” abbastanza da essere curiose e appetitose.
Sono insalate vegane poiché non contengono prodotti animali di nessun tipo.
In internet è pieno di tutto quindi ci sono anche moltissime ricette di insalate, ma provate a cercarne qualcuna biologica e senza prodotti animali…  Così inizio a riempire la grande lacuna della rete.

E’ sottinteso che le insalate che presento prevedono sempre e solo ingredienti di coltivazione biologica e senza i principali allergeni primari (latte, frumento, polifosfati, carni rosse, uova, zucchero), qualche solanacea c’è, ma chi fosse allergico alla solanina può eliminarla dagli ingredienti ottenendo ugualmente un ottimo piatto.
Il “piatto” qui è inteso come un bel vasellame fondo o una piccola terrina, contenitori capienti per una porzione media o abbondante. Vietati i piatti un po’ più piccoli del normale, quelli “da insalata”.
Olio, aceto, pepe e sale“?  Perchè farsi così male?
L’olio può essere di canapa, di mais o di oliva, sempre bio ovviamente, ma per me è quasi sempre extra vergine di oliva bio e spremuto a freddo. Quello da me consigliato è l’ottimo “Bio” di Ghiglione, frantoio di Dolcedo (IM) che non usa olio di crusca di frumento in spremitura, ma vanno bene anche i pochi altri che non usano l’olio di crusca di frumento per lubrificare il frantoio, come il buonissimo  “Salvagno” (di Nesente VR) che ha le macine a pietra.
L’aceto di vino non è utilizzato in queste ricette come condimento poiché per me rovina il sapore delle insalate e fa male allo stomaco; al suo posto è indicato l’aceto di fichi, che viene dall’antica Roma, fatto con la fermentazione naturale dei fichi, non mettendo i fichi nell’aceto, che invece ha qualche proprietà benefica; lo produce artigianalmente in Istria il signor Marko Komparic, lo trovate al mercato di Pola, altrimenti il suo aceto di fichi può essere sostituito con l’aceto bio di mele, ma in bassissime quantità.
Il pepe a me è abbastanza tossico, quindi non lo uso e non lo propongo.
Il sale non è utilizzato in queste ricette come condimento perché di sale meno se ne usa e meglio è, ma al suo posto trovate qualche goccia di acidulato di Ume Boshi, che arriva dalla Macrobiotica, un liquido di un bel colore rosa intenso ottenuto dalla fermentazione di prugne giapponesi messe sotto sale.
Alcune volte il compito di salare l’insalata è affidato ai capperi sotto sale che, pur se lavati molto bene, restano sempre molto salati.

Le olive sono intese come prodotti locali bio sott’olio di oliva e.v. o in salamoia, senza conservanti e senza lattosio né acido lattico. Sono escluse le marche famose: sono le peggiori.
Io consiglio quelle Taggiasche di Ghiglione e altre, piccole, bio, che trovate nei negozi di alimenti biologici.

Insalate…
Non stupitevi della mia proposta:
viene da uno che finché ha vissuto nella famiglia di origine ha dovuto ingoiare l’insalatina della mammina fatta di un piattino con poche fettine di pomodoro verde appena appena rosato, pieno di solanina, velenoso e dal gusto terrificante, con due foglioline di lattugpomodoro verde tagliato a metàa e, quando andava di lusso, anche qualche rotellina di carota o di ravanello, il tutto condito con olio di semi vari assolutamente insapore, aceto del supermercato che corrodeva il marmo, pepe e sale fino purissimo … Credo che si usasse così nei ristoranti, all’epoca, e i miei copiavano per bene.
Verdura cruda se ne mangiava poca e non matura, solo nel periodi caldi e rigorosamente in un piattino più piccolo, come “contorno” al secondo piatto, o a fine pasto.

Ho capito che mi piacevano i pomodori solo a 19 anni quando sono andato per la prima volta in vacanza senza la mia famiglia (ai miei tempi era dura…) e li ho mangiati nell’insalata servita da un ristorante in Calabria: stavo per chiedere agli amici che cosa fossero quelle buonissime cose rosse piene di sugo!
Se queste ricette salveranno anche una sola giovane vita da un destino atroce come il mio, la loro importanza sarà stata notevolissima (e anche il mio narcisismo sarà soddisfatto …). Buon appetito.

INSALATA DEL  21 GIUGNO: “ESTIVA”
Base di lattuga con pomodori rossi maturi e fettine di cetriolo.
Molto melone giallo non troppo maturo a cubetti
Aromatizzare con foglioline secche di basilico, origano, menta.
Condire con olio e.v. di oliva spremuto a freddo, qualche goccia di acidulato di umeboshi e poco aceto di fichi.

INSALATA DEL  4 LUGLIO: bandiera americana dellindipendenza“CAPPUCCINA”
Base di c
avolo cappuccio bianco tagliato non troppo sottile.
Carote grattuggiate o alla julienne
Cipolle bianche o rosa in poca quantità e tagliate finissime
Condire con una salsa preparata a parte, ben amalgamata, composta da:

Aceto di mele
Alcune gocce di acidulato di umeboshi

Succo di mela bio (quantità giusta per un risultato quasi agrodolce)
Maionese vegana per amalgamare il tutto (ottima per questa insalata risulta la Maionese di soia con limone e zenzero della Primaly srl che contiene anche senape).
Vietato servire questa insalata come accompagnamento ad altri piatti, va assolutamente da sola!

INSALATA DEL  14 LUGLIO: “MARIANNA” rivoluzione francese
Su un piatto blu porre una base di cappuccio bianco con sopra pomodori belli rossi a fettine.
Aggiungere alcune teste di rapa rossa tagliate di netto con il loro liquido sanguigno  (prima occorre cuocerle e lasciarle raffreddare)
Condire con vinaigrette di olio bio di girasole spremuto a freddo e aceto di mele con poche gocce di acidulato di umeboshi e qualche erbetta aromatica secca (1 parte di aceto e 2 di olio, aggiungere acidulato, prezzemolo, timo, dragoncello, basilico secco, sbattere mescolando il tutto).

INSALATA DEL 1° AGOSTO: “ESODO”
Base di lattuga, molti pomodori tondi maturi e fettine di cetriolo.
Mele renetta e di altre qualità tegliate a pezzetti piccoli
Basilico fresco in quantità
Fiori e foglie di mentuccia freschi
Condire con olio bio di oliva e.v.

“GAZPACHO” DEL 10 AGOSTO (ricetta di Marilinda)
Mettere in un contenitore:
1 cetriolo tagliato a pezzetti
3 pomodori maturi tagliati a fettine
1/2 peperone rosso tagliato a pezzetti
1 scalogno piccolo (o mezza cipolla di tropea)
5 fettine di zenzero fresco
10 capperi sotto sale (ben lavati)
1 cucchiaino di acidulato di umeboshi.
Frullare col mixer e servire fresco con una foglia di menta come decorazione.

INSALATA DEL 15 AGOSTO: “AGOSTANA”chiuso per ferie fino a quando torno
Base di lattuga, radicchio rosso, pomodori ciliegini belli rossi e fettine di cetriolo.
Anguria a cubetti in discreta quantità
Mentuccia fresca o menta piperita fresca
Condita con poco olio bio di oliva e.v. e qualche goccia di aceto di fichi.

INSALATA DEL 29 AGOSTO: “PIERINA”
Base di lattuga, radicchio rosso e pomodori cuore di bue maturi.
Fettine di cetriolo

Pomodori ciliegini rossi tagliati a metà
Cappuccio bianco e rosso tagliato sottile
Carota grattuggiata
Zucchina cruda grattuggiata
Gambi di sedano a pezzetti piccoli
Basilico e mentuccia freschi
Olive taggiasche sott’olio
Capperi sotto sale (lavati bene).
Condire con olio di semi di canapa bio e qualche goccia di aceto di fichi.

tutti a casaINSALATA DEL 8 SETTEMBRE: “SAVOIARDA”
Base di lattuga, pomodori peretti maturi e fettine di cetriolo.
Susine acidule disossate e tagliate a fettine in quantità
Condire con olio bio di oliva e.v. e qualche goccia di limone.

INSALATA DEL 21 SETTEMBRE: “AUTUNNALE”
Base di radicchio rosso, pomodori rossi molto maturi e fettine di cetriolo.
Cappuccio bianco tagliato sottile
Zucchina cruda grattuggiata
Ceci lessati
Capperi sotto aceto (sgocciolati bene).
Condire con olio bio di oliva e.v. , limone e qualche goccia di acidulato di Umeboshi.

INSALATA DEL 29 SETTEMBRE: “EQUIPAGGIATA”
Base di radicchio rosso e pomodori tondi maturi.
Cappuccio rosso tagliato fineequipe 84 29 settembre
Pan di zucchero tagliato a pezzi piccoli
Avocado maturo a cubetti
Sedano a pezzetti
Basilico fresco o essicato.
Condire con molto olio di semi di canapa e qualche goccia di acidulato di umeboshi.

INSALATA DEL 1° OTTOBRE: “REMIGINA”
Base di radicchio rosso e qualche fogliolina tenera di sedano.
Cappuccio tagliato sottile
Finocchio tagliato a fettine fine
Sedano rapa grattuggiato
Rapa rossa cruda grattuggiata
Rapa bianca cruda grattuggiata
Condire con olio bio di oliva e.v., e poche gocce di limone.

INSALATA DEL 2 OTTOBREgandhi: “GANDHIANA”
Base di lattuga.
Scalogno tagliato fine
Fettine di mela

Fettine di ananas tagliate sottili
Mentuccia, menta e coriandolo a volontà.
Condire con olio di canapa bio e succo di Lime.

INSALATA DEL 12 OTTOBRE: “CAESARIANA”
Base di lattuga romana.

Crostini di pane o crackers senza glutinecolumbus day
Formaggio vegano simil-parmigiano
Rafano “scorza nera” grattuggiato
Condire con olio di oliva bio e.v., qualche goccia di limone e qualche goccia di acidulato di umeboshi.